Seconda ottima notizia in due giorni. Ieri ho riferito dell'iniziativa Ferrari-Autodesk a favore degli studenti, oggi ho partecipato con grande piacere alle premiazioni delle Olimpiadi dell'Automazione. Riservate agli istituti tecnici e professionali e appoggiata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, le Olimpiadi dell'Automazione sono organizzate da Siemens dal 2009. Nel Forum Siemens di Milano (in Via Alberto e Piero Pirelli, alla Bicocca) sono stati riuniti i vincitori provenienti da 10 istituti. L'emozione era palpabile, studenti e insegnanti erano sulle spine, perché la graduatoria è stata annunciata in tempo reale con una studiata suspence. I ragazzi seduti accanto a me gioivano ogni volta che veniva annunciato un vincitore (si partiva dal fondo della classifica) perché le loro probabilità di raggiungere i primi posti aumentavano. Alcune scuole hanno mandato solo il gruppetto dei vincitori, altre hanno portato a Milano l'intera classe, che ha approfittato per vedere la grande metropoli e farsi fare una foto ricordo con i docenti. Il management Siemens, abituato a trattare con manager di pari grado, è stato a tratti leggermente impacciato negli interventi di apertura, a volte un po' paternalistico ("Studiate che arriverete in alto"), complici anche i microfoni che non funzionavano, ma tutto è stato memorabile. A parte, forse, alcune cose un po' scontate, come il rappresentante del Ministero che purtroppo non ha potuto partecipare a causa di impegni improvvisi (e quando mai vengono?). Ma si è sopperito con la solita letterina scritta da qualche funzionario addetto a questo scopo. Molto interessante l'intervento della rappresentante della formazione di Assolombarda, dei presidenti dei collegi dei periti industriali di Milano-Lodi-Monza e di Bologna ("Studiate, ragazzi", ha spronato quest'ultimo, "ma non vi preoccupate, quando avevo la vostra età anche io studiavo poco"). Ha concluso uno dei fondatori di PLC Forum mentre tra i ragazzi cresceva il nervosismo, anche perché si sono dovuti sorbire un vieopistolotto sulla 'Grande Siemens' in inglese ("Abbiamo evitato il tedesco", ha prontamente affermato un manager Siemens, dimenticando che gli istituti provenienti da Udine e Pordenone forse il tedesco lo parlano meglio dell'inglese, ma sono piccoli dettagli).
Devo dire però che il citato videopistolotto mi ha piacevolmente sorpreso. In una brevissima scena, nella sequenza dei testimonial che affermavano 'I'm proud to be Siemens', si è vista una coppia di fatto formata da due uomini, con due bambini in braccio. Devo complimentarmi con la lungimiranza e l'attenzione alla vita sociale di Siemens, mettere una coppia di fatto in un video istituzionale è notevole, comunque la si pensi.
Mi è piaciuta molto anche la partecipazione di un gruppetto proveniente dall'Itis serale Giorgi di Milano, rappresentato da un piccoletto e un ragazzo dalla pelle scura. Serale! Capite? Questi non solo lavorano e studiano contemporaneamente, ma lo fanno studiando di sera, frequentando una scuola serale dove (parlo per esperienza personale, ho insegnato qualche tempo nelle scuole serali) squallide luci al neon che affaticano la vista si accompagnano a banchi in formica sbreccati. Non mi riferisco specificamente al Giorgi, ma normalmente è così. E non solo: decidono persino di partecipare alle Olimpiadi dell'Automazione. E, dulcis in fundo, entrano nella rosa dei finalisti. Tanto di cappello, sconosciuti ragazzi. E devo dire, piccoletto, che mi hai molto colpito quando hai salutato accennando alla tua malinconia per un ciclo di studi che finisce: sei in quinta, l'anno prossimo non andrai più al Giorgi. Ce ne fossero di più, di giovani così!
Aggiungo: era evidente l'assenza della stampa, ho riconosciuto solo un ex collega. Si sa, gli studenti non sono inserzionisti: e allora perché perdere tempo? D'altra parte, nei vari ringraziamenti ufficiali, nessuno ha fatto riferimento alla stampa tecnica, né tantomeno alle fiere di settore. Ma il discorso sarebbe lungo, lo affronteremo un'altra volta. Mi limito a dire: seguite il vostro metodo, ragazzi. Date retta agli insegnanti e ai libri che vi consigliano. Non date tanta importanza alle riviste patinate di settore: fra le cose utili che scrivono ci sono anche tante bugie. A proposito, pubblicherò nei porssimi giorni una versione più 'ufficiale' ed edulcorata dell'evento Olimpiadi dell'Automazione sul sito http://www.newsimpresa.it/ a cui faccio ogni tanto riferimento.
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