2.16.2010

Sono stato a SolidWorks World 2010

Un'esperienza estremamente interessante sul piano professionale: SolidWorks World 2010. Erano le 8 locali di lunedì 1° febbraio quando Jeff Ray, CEO di Dassault Systemes SolidWorks, ha salutato gli oltre 5.000 partecipanti di SolidWorks World 2010, riuniti presso la grande arena da 7.500 posti del Convention Center di Anaheim (California). Devo dire che l'evento che ha mantenuto tutte le sue promesse, lasciando pregustare fin dall'inizio alcune novità davvero ‘rivoluzionarie’. Infatti, i primi annunci sono giunti già durante la sessione di breakout, quando Ray ha rivelato che gli utenti SolidWorks potranno sfruttare, in un futuro non molto lontano, cose come il cloud computing, l’online computing e dispositivi multi-touch (netbook, terminali mobile e persino piattaforme Mac). Dietro queste poche parole si nascondono cambiamenti molto profondi.
Secondo l’azienda, i problemi di calcolo sono ormai talmente complessi che non è più possibile risolverli potenziando semplicemente l’hardware. E’ invece preferibile ‘affittare’ potenza di calcolo esterna, pagandola per il tempo di effettivo utilizzo. Ed è proprio questo il concetto di cloud computing. Ad esempio, nonostante i programmi CAD di fascia media ed elevata offrano oggi caratteristiche di stress analysis e simulazione, gli utenti tendono ad eseguire con parsimonia queste operazioni, a causa della potenza di calcolo che esse richiedono. Tuttavia, se la potenza di calcolo diventa economica, potrà cambiare il modo con cui si considerano queste funzioni di calcolo di fascia elevata.
Il cloud computing porta in sé la promessa di potere eseguire operazioni a elevato contenuto computazionale (ad esempio analisi, rendering e simulazione) dietro un micropagamento, utilizzando un comune browser, senza investimenti addizionali in hardware. E, quando questa nuova pratica prenderà piede, gli utenti non ci penseranno più due volte prima di eseguire una sessione di analisi o simulazione.
Il tema del cloud computing implica la creazione di una nuova interfaccia SolidWorks che utilizza la tecnologia Enovia come backbone. Secondo Bernard Charles, CEO di Dassault Systemes, e lo stesso Jeff Ray, questo matrimonio di SolidWorks con Enovia porterà nuovi funzionalità, capacità e vantaggi ai clienti SolidWorks.
“Benché SolidWorks preveda di sviluppare completamente entro tre anni una versione basata su cloud computing dei propri prodotti, essa rimarrà comunque affiancata dalla tradizionale versione desktop" ha affermato Ray. "Quindi, non costringeremo i nostri clienti a passare a SolidWorks sul cloud. Al contrario, offriremo loro entrambe le opzioni e li lasceremo decidere la soluzione migliore. E ribadisco che continueremo a sviluppare e migliorare la versione desktop di SolidWorks”.
Ma non finisce qui: il sistema SolidWorks Cloud, infatti, può funzionare su qualsiasi sistema operativo: Windows, Mac, Linux, iPad, iPhone, Netbook, ecc.. E anche questa è una novità fondamentale.
E, infine, un’altra conseguenza. SolidWorks non ha al momento in programma di offrire una soluzione per il mercato CAD di fascia bassa. Tuttavia, quando SolidWorks viene eseguito nel cloud, non ha più importanza se si utilizza un software da 1000 dollari o un software da 5000 dollari. “Se si vuole illuminare la propria casa, non è necessario acquistare una centrale elettrica” ha affermato Ray. “E’ sufficiente collegarsi a una presa e pagare esattamente la corrente che si utilizza. E gli utenti di SolidWorks potranno fare esattamente questo, su qualsiasi piattaforma, anche sul loro telefono cellulare”.
Secondo Ray, lo spazio di lavoro delle nuove applicazioni cloud sarà assolutamente sicuro, molto più che avere i propri dati su dischi fissi locali.
Per le caratteristiche della nuova release di SolidWorks si può vedere su http://www.solidworks.com/.