La formazione tecnica qualificata aiuta la competitività aziendale
Sono state
recentemente rese note le proposte di decisione del Consiglio e del Parlamento
Europeo relative al programma quadro di ricerca e innovazione della UE –
‘Horizon 2020’ che è entrato in vigore il 1° Gennaio 2014 e resterà attivo sino a Dicembre 2020.
Horizon 2020 è
finalizzato all’eliminazione della frammentazione presente nella programmazione
della ricerca e della conoscenza tecnologica europea. È previsto un bilancio indicativo
di quasi 80 miliardi di euro distribuiti attraverso 7 anni, con un aumento del
46% rispetto al Programma Quadro corrente (FP7).
L’obiettivo è
quello di affrontare le principali sfide sociali e le iniziative faro
identificate nella Strategia Europa 2020, che ha individuato la ricerca e
l’innovazione quali elementi centrali per perseguire gli obiettivi di una
crescita sostenibile, intelligente e solidale. Il programma sarà centrato su
tre obiettivi strategici a sostegno delle attività di ricerca, sviluppo
tecnologico, dimostrazione e innovazione.
Per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico, le linee guida di Horizon
2020 sottolineano come l’automazione tocchi oggi tutte le imprese, siano esse
impegnate nella progettazione o produzione di macchine o impianti, nella
gestione di impianti di pubblica utilità o nella commercializzazione di beni. Per
essere competitivi (per sopravvivere, potremmo dire) è quindi indispensabile
possedere le basi necessarie per comprendere il linguaggio dell’automazione,
conoscerne le parti fondamentali e sapere scegliere consapevolmente i prodotti
o le soluzioni ottimali per le proprie esigenze.
D’altra
parte, per riuscire a generare valore è necessario essere competenti nelle
tematiche che vengono trattate quotidianamente nell’attività lavorativa.
Inoltre, tutti i diretti interessati sono consapevoli
che il momento formativo non si può esaurire all’inizio della propria carriera
professionale: in ambito
tecnico gli esami non finiscono mai e non si smette mai di apprendere, perché
tecnologie ed applicazioni continuano ad evolvere ed anche una piccola
criticità nella gestione della conoscenza rischia compromettere la capacità di dominare
adeguatamente temi di fondamentale importanza lavorativa.
Oltretutto,
la tecnologia elettronica, informatica e dell’automazione, ormai entrata in
ogni settore civile e industriale, tocca oggi tutte le imprese, siano esse
impegnate nella progettazione, nella produzione manifatturiera, nella gestione
di processi continui, nella conduzione di impianti di pubblica utilità o nella
commercializzazione di beni di qualsiasi tipo. E’ quindi indispensabile
possedere le basi necessarie per comprendere i linguaggi della tecnologia e
conoscere le parti più importanti di un sistema elettronico, di automazione o
informatico in modo da sapere scegliere consapevolmente i prodotti o le
soluzioni ottimali per le proprie esigenze. Solo una corretta conoscenza,
infatti, permette di evitare errori di valutazione e, soprattutto, di
selezionare la soluzione più efficace per il problema che si deve risolvere.
Per soddisfare le esigenze di maggiore consapevolezza tecnologica
previste da Horizon 2020 e, più in generale, richieste dal mercato, qualche azienda si rimbocca le maniche e si
rassegna ad investire i primi mesi (o anni) delle vite lavorative dei
neo-assunti formandoli secondo le proprie necessità. Altre aziende hanno invece
scoperto che è più produttivo rivolgersi a chi ha fatto della formazione
l’oggetto della propria competenza professionale, come lo Studio Alessandroni
(www.alessandroni.net).
La nostra
proposta dedicata alla formazione e allo sviluppo del personale in ambito Automazione
Industriale si sviluppa in un ventaglio di interventi che, attraverso un
approccio interattivo, permettono di coprire gli aspetti fondamentali delle principali
tecnologie.
In
particolare, sono previsti cinque corsi base di una giornata, che possono essere
seguiti secondo una logica di apprendimento sequenziale o a percorso libero: essi
sono infatti strutturati in modo da potere essere frequentati tutti in serie o
singolarmente, in base alle proprie necessità. Oltre agli argomenti previsti a
calendario, a richiesta possono anche essere individuati altri temi, da
aggiungere al percorso base per un quadro formativo più completo. I
partecipanti possono quindi apprendere i concetti di base dell’Automazione
Industriale: come affrontare un progetto di automazione, come selezionare e
programmare un PLC o un bus di campo, come gestire un sistema di
identificazione automatica e così via.
Un sistema automatizzato ha bisogni di diversi livelli di
formazione ed addestramento: per il personale che deve utilizzarlo, per chi
deve manutenerlo e per chi deve ampliarlo e svilupparlo ulteriormente. In fase
di offerta del piano formativo viene quindi concordato con il cliente il
corretto livello di training, che dipende dalle esigenze del cliente stesso, e
dall'esperienza e familiarità che il cliente ha con i sistemi di automazione.
Si può andare quindi dalla formazione specifica sul prodotto alla formazione approfondita
che mette il cliente in condizioni di modificare ed implementare nuove
funzionalità nel sistema o nell'impianto.
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