Basta pseudonimi!

E va bene, ecco un altro piccolo fatto capitatomi nella mia lunga carriera.
Lavoravo per una casa editrice il cui direttore responsabile era piuttosto ignorante (e, tra l'altro, lasciava che lo si chiamasse ingegnere senza esserlo). Poiché i budget erano limitati, la maggior parte degli articoli veniva scritta dal personale interno. Per non dare ai lettori e agli inserzionisti la sensazione che non ci fossero collaboratori esterni, era d'uso firmare gli articoli con uno pseudonimo. Ogni redattore aveva quindi due o tre nomi alternativi che utilizzava quando doveva pubblicare più di un articolo sullo stesso numero della rivista. Evidentemente, però, la parola 'pseudonimo' non era ben chiara al nostro direttore responsabile. Tanto che un giorno sbottò: "Ma basta con tutti questi pseudo mimi, non potete usare semplicemente dei nomi finti?"
Di fronte a lui, nessuno fiatò. Quando uscì dalla redazione, però, si scatenò il finimondo. In che mani era (e in molti casi è ancora) l'editoria tecnica italiana!